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Su questo blog potrai approfondire la tematica dello sviluppo sostenibile... scoprirai qual'è la definizione ufficiale.

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domenica 25 maggio 2008

FACCIAMO LA SPESA!

Ed ora ragazzi pensate a quello che anche voi potreste fare per uno sviluppo ecosostenibile.

Anche fare la spesa in un modo piuttosto che in altro può dare grandi contributi.


Ecco un esempio pratico

Una delle possibili alternative per vivere in maniera più consapevole e senza sprechi è quella di acquistare i prodotti, prestando attenzione ad ogni particolare, che possa nuocere a noi e all’ambiente.
Infatti anche un gesto comune, come fare la
spesa al supermercato può’ trasformarsi in un modo per evitare il consumo di prodotti e materiali inquinanti, basta saperlo e volerlo.
Mentre attraversiamo le corsie del nostro supermercato di fiducia, non riempiamo il carrello velocemente ma soffermiamoci per ogni prodotto, che ci occorre, a leggere la provenienza, la composizione, guardiamone la freschezza, l’imballaggio e la conservazione.
Iniziamo dal banco frutta e verdura, guardiamo sempre la provenienza, prediligiamo la frutta e la verdura di stagione, magari non imballata in
involucri di plastica.
Le buste preconfezionate, tanto vendute, con insalata, spinaci e altre verdure, già lavate e tagliate, andrebbero evitate, non solo per l’impatto della busta in plastica (derivata dal petrolio), ma perché dalle indagini microbiologiche effettuate, contengono un numero di batteri elevatissimo.
Al banco frigorifero, quando scegliamo il latte, prediligiamo quello contenuto in bottiglie di vetro, che preserva meglio la freschezza e l’integrità dell’alimento e, inoltre è recuperabile come vuoto. Lo yogurt, che è largamente consumato, nella maggior parte dei casi è contenuto in vasetti di plastica, ricoperti da una chiusura in stagnola, bene, il costo del prodotto tiene conto anche di quello del materiale della confezione, il petrolio da cui deriva la plastica e il carburante per il trasporto dalla fabbrica al distributore.
Anche in questo caso sarebbe preferibile acquistare lo yogurt contenuto in vasetti di vetro oppure farlo a casa con una yogurtiera.
Anche la pasta, i biscotti ed altri panificati vanno scelti in base alle materie prime e sono da preferire quelli contenuti in involucri di carta o cartone.
L’acqua imbottigliata in contenitori di
plastica (PVC o PET) trasparente o colorata, le cui etichette sono di plastica lucida, e i cui imballaggi sono del medesimo materiale non andrebbe acquistata, scegliendo invece quella in bottiglie di vetro, la cui composizione e il cui gusto viene mantenuto inalterato, perche’ il vetro mantiene la temperatura costante, preserva le proprieta’ organolettiche ed è inoltre recuperabile.
Quando si acquistano prodotti alimentari da cucinare si devono prediligere alimenti freschi, non surgelati o congelati, all’interno di sacchetti di alluminio e plastica, a grande impatto inquinante e trattati con prodotti conservanti. Anche il succo di frutta, che la maggior parte di noi acquista nei contenitori in
tetrapak, è venduto in bottiglie di vetro, si forse è meno pratico ma senza dubbio può essere una valida alternativa, soprattutto nei comuni in cui la raccolta differenziata non è ancora così’ attenta e ben organizzata. Infine il sacchetto della spesa o shopper, tra un po’ fortunatamente non sarà più utilizzato, deve essere sostituito da sacchetti in carta oppure da borse per la spesa in tela, in iuta o in fibra naturale. Sembrano attenzioni di poco conto, ma se fatte da più’ persone fanno di una scelta consapevole, un favore al nostro pianeta, tante piccole gocce faranno pur qualcosa..

COSA NE PENSATE?


Vi sembra realizzabile o ritenete che sia ormai difficile se non impossibile cambiare le nostre abitudini?
Riflettete e cercate di trovare altre ambiti in cui anche voi potreste dare un contributo allo sviluppo sostenibile

BUON LAVORO!

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